Se lo SAI accogli. Storie di integrazione
14/06/2024
Uno dei lavori della mostra in occasione dell’evento “Se lo sai accogli. Storie di integrazione” durante la “Giornata mondiale del rifugiato”. Il lavoro rappresenta alcuni dei paesi di provenienza delle persone accolte nei progetti SAI di Foggia, colorati con bandiere, piatti e momunenti tipici.
Il 14 giugno 2024, in occasione della giornata del rifugiato, si tiene al Palazzo della Dogana a Foggia un evento pubblico per celebrare e raccontare i progetti SAI attivi nella provincia. L’incontro, chiamato “Se lo SAI accogli. Storie di integrazione”, fa parte di una serie di attività ed eventi organizzati per la stessa settimana, fra cui attività ludiche, concerti e mostre artistiche. Arrivo al Palazzo della Dogana e inizio a guardare i lavori della mostra. Ci sono diversi lavori delle associazioni, sono due i più espliciti sui temi della migrazione: un lavoro sulle varie nazionalità e culture presenti nella provincia di Foggia, unite su ritagli di nazioni realizzate in cartone riciclato; e una serie di fotografie delle esperienze di bambini in campi e quartieri informali in Siria, Grecia e Kenya.
Mostra fotografica Through Our Eyes, realizzata e curata dall'Associazione Still I Rise. Le foto raffigurano le esperienze di bambini all’interno di campi di rifugiati sull’isola di Samos in Grecia, nel nord-ovest della Siria e a Mathare, Nairobi in Kenya
L’incontro inizia con un breve intervento della sindaca di Foggia, un elogio alla “città colorata”, una priorità per l’amministrazione progressista della città, che pianifica nei prossimi anni di sostenere e potenziare i progetti SAI attualmente presenti sul territorio. La prima parte della mattinata, quindi, continua con una serie di interventi volti a spiegare in termini sociali, culturali e quantitativi, la necessità e il funzionamento del sistema di accoglienza e integrazione. Da una spiegazione generale del contesto migratorio italiano, le dinamiche coloniali ed estrattive a margine dello spostamento forzato di persone, i presentatori riconoscono l’accoglienza come “il nuovo fondamento che porta con sé la fuga”, e citando Arendt, il vero problema da prendere in carico.
La seconda parte della giornata è dedicata poi all’esperienze individuali delle persone accolte nei percorsi SAI, ovvero persone aventi status di rifugiato o protezione internazionale accolte, attualmente o in passato, tramite uno dei vari progetti sparsi nella provincia. Viene quindi data la parola a uomini, donne, giovani accolti nei progetti di Foggia, Cerignola e Lucera. Gli interventi si concentrano sulle storie di migrazione e asilo, le esperienze positive nei vari centri, e le eventuali occupazioni e realtà ottenute a margine del percorso di accoglienza. Storie di giustificazione, integrazione ed indipendenza.
La giornata si conclude quindi con alcune riflessioni legate alle criticità e minacce attuali del sistema SAI, legate in primo luogo al taglio dei servizi, e le varie problematicità in termini di richieste di asilo e protezione speciale generatisi a seguito dell’attivazione del cosiddetto “Decreto Cutro”. A queste problematicità, secondo i vari interventi conclusivi della giornata, è anche legato in modo sostanziale il diffuso sistema di caporalato nella provincia. E’ infatti questo il tema centrale dell’intervento di Viviana Matrangola, assessora ragionale alle politiche migratorie della Regione Puglia. Matrangola si dice infatti particolarmente fiera e contenta del sistema SAI nella provincia di Foggia e nella regione intera, e auspica infatti ad un potenziamento tramite il finanziamento di fondi all’integrazione percepiti dal PNRR. Il sistema SAI, dice facendo riferimento particolarmente a “Casa Sankara”, a cui ha fatto visita nei giorni precedenti all’incontro, è necessario e adatto a contrastare lo sfruttamento e le condizioni degradanti in cui vivono le persone migranti e rifugiate nella provincia, a causa del caporalato. È a questo riguardo che Matrangola quindi accenna al piano di superamento degli insediamenti informali nella provincia, con la convizione che i progetti SAI, le previste foresterie, luoghi come Casa Sankara, possano essere la pronta ed efficace soluzione per le migliaia di abitanti della Pista di Borgo Mezzanone, del Ghetto di Rignano, di Borgo Tre Titoli e tutti gli altri luoghi di rifugio dispersi nella provincia.
La sindaca di Foggia Maria Aida Episcopo durante l’intervento di apertura dell’incontro “Se lo SAI accogli. Storie di integrazione
Author: Stefano Mastromarino
Keywords: Integrazione; Accoglienza; PNRR; Umanitarianismo
Period: June 2024
Place: Foggia; Provincia di Foggia.
Project: Camp Form(s); REFRAME.
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Inappropriable is a research, a collective investigation and a condition of possibility which sets out to interrogate practices of inhabitation, infrastructures of life, of marronage and fugitive worldling, focusing on labour ecologies in territories of migration: frontiers where bodies, spaces and labour are reconfigured through extractive and plantation-like capitalist processes of accumulation, dispossession and exclusion.